Anguish Force «Defenders United» (2006)

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Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
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2019

 

Band:
Anguish Force
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Titolo:
Defenders United

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
LGD: Rhythm and Lead Guitar
Medium: Rhythm Guitar
Johnny Thunder: Vocals
Robousis: Bass
Eppacher: Drums

 

Genere:

 

Durata:
14' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Anguish Force sono una formazione di Bolzano nata nel 1995, quando il monicker era solo Anguish, e dedita al metallo più “puro e classico”, quello che per intenderci negli anni ottanta aveva la sola denominazione Heavy Metal e in alcuni casi U.S. Metal. Le band di riferimento per dare una più chiara idea del sound del gruppo sono a mio avviso Armored Saint, Savatage (fino a Hall of the Mountain King), Judas Priest, Jag Panzer e via metallizzando. Strutture lineari, riff arrembanti, qualche coro “da stadio” e tanta carica. La band è guidata da LGD, il quale a quanto mi pare di intuire è un po’ il padre padrone della formazione, che l’ha portata avanti attraverso un decennio fatto di numerosi cambi di line up e anche di numerose registrazioni. Gli Anguish Force non sono certo una band che sta con le mani in mano, infatti se è vero che le release “ufficiali” sono soltanto due, “Anguish Force” e “Anguish Force 2: City Of Ice”, il passato della band è costellato di uscite “minori” che tra demo e live arrivano a ben 7 registrazioni. La passione è quindi sicuramente tanta, così come la volontà di tenere il nome “in caldo”. Penso sia proprio questa volontà ad aver spinto la band ad uscire con questo EP il cui contenuto mi lascia sinceramente un po’ perplesso. Dico che questo perché “Defenders United” contiene quattro pezzi, uno solo dei quali, la title track, è un inedito di composizione della band, un secondo è la cover di “Breaking The Law” (e non vi sto neanche a dire di chi è…se non lo sapete uscite da questo sito e non tornate mai più!!) mentre le ultime due sono versioni dal vivo di pezzi che vengono dal passato della band. Tra l’altro se non ho capito male questo EP è un anticipo di Anguish Force III, il prossimo disco della band, e quindi probabilmente “Defenders United” si potrà trovare pure lì. Detto questo, credo che i miei dubbi sull’utilità di questo EP siano lampanti. Passiamo a un analisi più tecnica del CD il quale si presenta con una grafica e un artwork molto belli e curati, che stridono però con la resa sonora grezza e “casereccia”, a livello di un buon demo insomma, ma nulla più. Il primo brano che troviamo è la title track “Defenders United”, un buon up tempo di matrice U.S. metal costruito da riff ficcanti, melodie di facile presa e ritornello ruffiano con cori da far gridare al pubblico in sede live. Il suono delle chitarre sa tanto di Manowar degli esordi, tanti alti e un po’ fuzz, mentre la sezione ritmica risulta precisa e lineare per tutta la durata del brano. Il giovanissimo singer Johnny Thunder (soprassediamo sul nome d’arte) ha sicuramente buone doti vocali e possiede un timbro adatto al genere; la sua prova è però solo discreta in quanto c’è qualche difetto nella pronuncia e nell’intonazione, ma si tratta solo di sbavature e credo che con un po’ di lavoro si possano correggere senza troppi problemi. Nel complesso il tutto si sente distintamente, magari la chitarra solista è un po’ troppo alta di volume, ma il risultato finale è efficace nel suo suonare “vintage”. Il secondo brano, che ha le stesse caratteristiche di registrazione del primo, è la cover di “Breaking The Law”. Il classicone viene qui proposto in una versione abbastanza fedele all’originale, con solo piccole modificazioni nell’arrangiamento (e non poteva essere diversamente dato che gli Anguish Force suonano metal classico), e il cui tallone d’Achille risulta essere la prova vocale. Johnny non sembra affatto a suo agio, errori di pronuncia (anche di testo vero e proprio per la verità) e di intonazione sono infatti ora più evidenti che nel brano di produzione propria. Gli ultimi due brani, come già detto, sono dei live. Non sono riuscito a capire dove e in che occasione siano stati registrati, però la prima cosa che mi è saltata all’orecchio sono i boati di folla che sottolineano i momenti salienti e che, almeno secondo me, sono decisamente finti. La qualità della registrazione non è male, solo che la voce è un po’ troppo alta e spesso eclissa le chitarre. Inoltre proprio perché il suo volume è così alto, risultano evidenti tutte le pecche della performance, che sono quelle già citate per i pezzi in studio, alle quali si aggiungono le imprecisioni nell’esecuzione dei cori e degli acuti, dove il singer mostra di voler “strafare”. “Anguish Force” risulta un pezzo veloce di heavy classico, ma un po’ banale, soprattutto nel coro. Lo stesso discorso si può fare per la conclusiva “Vampire”. Tirando le somme mi sento di dire che che le qualità migliori di questo EP sono tutte racchiuse nel brano inedito, cosa che lascia ben sperare per il full lenght di prossima uscita marcato Anguish Force e mostra come il songwriting sia maturato dai tempi dei due vecchi pezzi qui in versione live. Il mio solo modesto consiglio per i ragazzi è quello di non farsi prendere da un’eccessiva furia espressiva, ponderando con attenzione ogni singola uscita; per il resto aspettiamo Anguish Force III.

Track by Track
  1. Defenders United 70
  2. Braking The Law 55
  3. Anguish Force 50
  4. Vampire 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

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